La maggior parte dei processi di sanificazione oggi utilizzati nella disinfezione dei DPI e materiali simili utilizza prodotti chimici liquidi, calore e/o luce ultravioletta (Ludwig-Begall et al. 2020). A differenza di AKILLE, tutti questi processi presentano alcuni svantaggi. Vediamo quali:
- I trattamenti liquidi richiedono dispositivi di asciugatura con aggravio di tempo ed energia, i prodotti residui possono produrre irritazioni cutanee, alcuni DPI sono sensibili al calore o ai liquidi.
- La luce ultravioletta non è efficiente per beni di forma complessa con aree in ombra rispetto alla radiazione.
- Il Vapore Acqueo non è adatto alla sanificazione di superfici composte da fibre artificiali o chimiche, che a causa delle alte temperature ne precluderebbero la caratteristiche strutturali e quindi qualitative.
- L’Utilizzo dell’Ozono, oltre ad essere estremamente difficile la regolazione e gestione del flusso, si riflette anche sulla qualità finale dei materiali processati.
In considerazione del fatto che il processo di sanificazione e’ di tipo “universale”, si puo’ definire AKILLE come:
- Un processo a SECCO a condizioni di ambiente.
- Un processo ECONOMICO:
- TEMPI di processo per ciclo di SANIFICAZIONE nell’ordine di pochi MINUTI, da cui ne deriva:
- (i.) COSTI di gestione ESTREMAMENTE BASSI.
- (ii.) COSTI di mantenimento BASSI.
- (iii.) Non necessità di particolari condizioni ambientali.
- Un processo GREEN con “ZERO” impatto ambientale (al termine di ogni ciclo di sanificazione NON VIENE rilasciata nell’ambiente ALCUNA SOSTANZA INQUINANTE.
- Un processo SCALABILE.
- Un processo VERTICALE.